IL PRECURSORE DEL CRISTO CON LA PAROLA E CON LA VITA Siamo nella XII domenica del tempo ordinario, ma la Chiesa oggi ci fa celebrare la nascita di Giovanni Battista. Tralasciando così la prosecuzione del vangelo di Marco riflettiamo sulla natività del Battista che solo Luca ci trasmette nella pericope odierna. Giovanni Battista è l’unico santo, oltre Gesù e la Madre del Signore, di cui si celebra sia il giorno della nascita al cielo, sia il giorno del la nascita secondo la carne. Questo conferma il suo legame con Gesù, al punto che non si può pensare l'uno senza l'altro. Il profeta Giovanni rende testimonianza a Gesù, e prepara il popolo di Israele ad incontrarlo. La "santità" di Giovanni, pieno di Spirito Santo «fin dal seno di sua madre», è in funzione del suo ruolo nei confronti di Gesù, il Messia.
IL NOSTRO CONTRIBUTO PER LA CARITÀ DEL PAPA Domenica 24 giugno, nell’imminenza della solennità dei Santi Pietro e Paolo, si celebra la Giornata per la carità del Papa. In tutte le chiese in cui si celebra l’Eucaristia saranno raccolte offerte che il Santo Padre destinerà liberamente alle sue opere di carità portando nel cuore, come pastore della Chiesa universale, le necessità del mondo intero. « Il vincolo che ci lega al successore di Pietro - sottolinea il Segretario Generale della CEI, S. E. Mons. Mariano Crociata – è profondissimo: il sostegno economico alle attività del suo ministero di pastore della Chiesa universale concretizza e rende manifesto questo legame. Dove ci sono popolazioni colpite da una calamità, dove vengono realizzate opere sociali e assistenziali a vantaggio dei più fragili, dove viene rilanciato l’impulso a iniziative di promozione umana, lì il Santo Padre è presente e lì vogliamo essere anche noi, al suo fianco. Domenica abbiamo tutti, ciascuno secondo le proprie possibilità, l’opportunità di concretizzare questo desiderio».
OPERE SEGNO A FIANCO DEI PIÙ DEBOLI Chiesa e impegno per il bene comune. E’ stato presentato giovedì 14 giugno a Roma il volume “Opere per il bene comune”, che fotografa i servizi socio-assistenziali e sanitari promossi dalla Chiesa in Italia. Promuovere il bene comune, contrastare le disuguaglianze, riconoscere la salute come diritto senza esclusione: questi gli obiettivi delle oltre 14.000 presenze ecclesiali impegnate in questo ambito, con un ruolo imprescindibile nell’integrazione del servizio pubblico. Un impegno che trova la sua ragion d’essere e la sua più intima identità solo nell’adesione al Vangelo. “La rilevazione ha permesso di elaborare una fotografia il più possibile fedele dei diversi servizi territoriali; tramite l’istituzione di una anagrafe permetterà di cogliere il processo di evoluzione dei servizi ecclesiali attivi oggi e la loro operatività in rapporto alle esigenze delle persone più fragili. “Le finalità del nostro progetto sono collocate in particolare all'interno di una triplice attenzione pastorale condivisa con le diocesi, ossia conoscere non solo le povertà, ma anche le risorse buone presenti nel proprio territorio; avere cura di queste risorse, sostenerle là dove ce n'è bisogno, o cambiarle se non più adeguate; infine tesserle in rete, a partire dagli ambiti comuni di impegno”. Il rapporto non manca di rilevare anche fattori critici ed aspetti che richiederanno ulteriore approfondimento, come ad esempio una non omogenea dislocazione geografica all’interno del, come pure l'esigenza di una complessiva verifica circa la tenuta di queste realtà di fronte ai morsi della crisi economica. “L’azione della Chiesa ispirata alla carità si conferma così il nocciolo duro di resistenza al fenomeno dilagante della secolarizzazione – conclude mons. Domenico Pompili, sottosegretario e direttore dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali – ma è pure molto di più. E’ il principio fondante del cristianesimo, e la condizione di possibilità perché l’umanità sopravviva a se stessa”.
GREST 2012: PASSPARTU’…LA PAROLA: il tema di Passpartù riletto attraverso le pagine della Bibbia, l’arte, la letteratura, il cinema e il teatro. Per recuperarne il senso e la preziosità come occasione propizia per costruire un’esperienza significativa durante il Grest”.
TERREMOTO Accompagnare, progettare, ricostruire: l'impegno Caritas nelle terre ferite. I 3 milioni di euro stanziati dalla CEI e i frutti di quanto si sta raccogliendo nelle comunità (anche attraverso la Colletta nazionale di domenica scorsa) stanno arrivando nelle sette diocesi colpite dal sisma. Caritas Italiana ha messo a disposizione di ciascuna di esse i primi 200.000 euro destinati a servizi di ascolto, incontro, socializzazione, animazione delle comunità. Proseguono, inoltre, gli interventi di primo aiuto a favore delle popolazioni sfollate. Gli interventi, dopo la prima fase di emergenza, vedranno, come sempre, un affiancamento duraturo, nel medio e lungo termine, nella fase più difficile della ricostruzione materiale e del tessuto sociale.
MARTEDI’ 26 giugno ore 20.45 ASSEMBLEA ELETTIVA “NOI ASSOCIAZIONE”.